Libreria Antigone Milano – Roma

di Mauro Muscio

Convint* della necessità e delle opportunità che le costruzioni di reti culturali e politiche possano offrire come strumenti di salvataggio per chi naviga nel mare del mondo editoriale, anche quest’anno le librerie Antigone di Milano e di Roma hanno aderito all’ LGBT+ History Month Italia. Il mese è quello di Aprile, perché il 5 aprile del 1972, a Sanremo,  gay, lesbiche e persone fuori dalla norma cisetero scesero in piazza in quello che oggi, a posteriori, consideriamo la prima manifestazione dell’orgoglio LGBTQIA+ italiano. Volevano bloccare un convegno di psichiatria omolesbobitransfobico. E ce l’hanno fatta.

Dodici gli eventi che abbiamo inserito nel calendario della piattaforma, tra presentazioni di libri e dibattiti che hanno coinvolto autori e autrici, case editrici ed esponenti del mondo culturale ed editoriale italiano e internazionale che hanno dato vita a momenti di incontro e socialità necessari, oggi più che mai, per le nostre comunità.

L’adesione al LGBT+ History Month segna, per noi, una complicità di azione nel raccogliere e rielaborare pezzi della nostra storia ancora non del tutto raccontati; chi si occupa di ricerca, in generale, e di ricerca storica lgbtqia, in particolare, conosce bene l’inefficacia delle istituzioni italiane nell’investimento di risorse economiche a supporto in questi campi. Ricercare nel passato con l’obiettivo di avere maggiori strumenti per comprendere le complessità del presente è una pratica di costruzione di senso, di comunità; significa trovare le parole, i concetti, i collegamenti e gli imprevisti con cui le generazioni precedenti si sono imposte nello spazio e nel dibattito pubblico. Significa sapersi mettere in gioco oggi per ampliare gli spazi di dibattito e azione culturale. 

Nel calendario delle iniziative nelle librerie abbiamo così voluto invitare le comunità a parlare di Tondelli negli anni Ottanta, delle nuove riviste queer di oggi, con Dennis Altman del movimento di liberazione sessuale degli anni ‘70, di autobiografie trans*, di donne e femminismo in Marocco e in Palestina, di fantascienza e di lotta per i diritti civili. Questo è il nostro LGBT+ History Month, un mese in cui temi, volti e nomi si intrecciano sotto la bandiera dell’intersezionalità come modalità di comprensione e riflessione. La cultura è quello spazio fisico e temporale che è capace di coinvolgere persone di età, storie e conoscenze diverse, e l’obiettivo rimane, per noi, quello di rendere davvero accessibile il dibattito, senza ricadere nella nota e patriarcale etica della divisione gerarchica dei ruoli, che non legittima la conoscenza e l’impegno, ma piuttosto i privilegi con cui ci si approccia a questi temi. Abbiamo aderito per il terzo anno perché la rete è capace di raccogliere le iniziative organizzate da scuola, università, archivi, biblioteche e, appunto, librerie indipendenti, cioè tutti i luoghi della condivisione e della costruzione della cultura, tutti i luoghi che vivono solo attraverso la partecipazione e tutti quei luoghi che, per loro costituzione, praticano scelte rivendicano autonomia di pensiero e di azione. Oltre alla pluralità di identità, nel + finale della sigla LGBT+ resiste la nostra libertà di autodeterminazione, come pratica soprattutto di indagine del possibile, proiettat* verso il presente per un futuro migliore e all’altezza di tutt* noi. Questa è l’opportunità che crea una piattaforma locale e internazionale, quella di sentirsi parte di un NOI, come individui, come persone LGBTQIA+, come lavoratori e lavoratrici della cultura e dell’editoria queer.

 

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