Le sorprese… quelle belle!
Novembre è iniziato con una carica di energia enorme per l’LGBT+ History Month Italia. Il primo novembre 2021, Rodney Wilson, il fondatore del primo LGBT History Month al mondo, ci ha mandato un messaggio che vorremmo condividere con voi. Traduciamo liberamente dall’inglese:
“[Carissim*],
Ho appena letto un articolo pubblicato il 22 settembre in cui ho trovato i vostri nomi e ho voluto scrivervi per esprimervi la mia felicità riguardo l’arrivo dell’LGBT+ History Month in Italia. Ho fondato l’LGBT History Month negli USA nel 1994 e all’epoca ero un insegnante molto giovane che lavorava nel Missouri. Sono entusiasta del fatto che l’Italia abbia scelto il mese di aprile per la vostra commemorazione annuale.
Se c’è qualcosa che posso fare per aiutarvi, fatemi sapere.
Un caro augurio,
Rodney Wilson/ Missouri, USA”
Nel gennaio 1994, in una scuola di periferia di St. Louis, Rodney cominciò a promuovere l’idea che la comunità LGBT+ avesse bisogno di un mese dedicato alla propria storia come già succedeva per febbraio, mese dedicato alla storia afro-americana, e marzo, mese dedicato alla storia delle donne.
Rodney suggerì di dedicare ottobre all’LGBT History Month americano, questo per non creare conflitti con il mese di giugno dedicato al Pride. Inoltre il mese di ottobre sembrava essere particolarmente adatto perché riconducibile ad altre due importanti ricorrenze nella storia LGBT americana: la prima e la seconda manifestazione LGBT a Washinton (1979 e 1987) e la celebrazione del National Coming Out Day (11 ottobre). Scelto il mese, Rodney scrisse una proposta per lanciare l’LGBT History Month negli USA.
Johnda Boyce, all’epoca una studentessa universitaria iscritta al corso di Women’s Studies nella Ohio State University e amica di Rodney, lesse la proposta, suggerì delle modifiche e insieme a Rodney cominciò a mandare la proposta per la realizzazione del primo LGBT History Month alle organizzazioni LGBT+ americane, a storiche e storici che lavoravano negli USA, a varie associazioni culturali, e a tutte quelle organizzazioni che potevano offrire supporto per una iniziativa del genere.
Una copia della proposta finì sulla scrivania della Gerber/Hart Library and Archives, biblioteca e centro di documentazione LGBT+ di Chicago. Un’altra copia arrivò nella sede del nascente Gay, Lesbian, and Straight Teachers’ Network (ora GLSEN). Kevin Boyer della Gerber/Hart Library and Archives e Kevin Jennings, fondatore del GLSEN, si unirono a Rodney e Johnda. Seguirono poi Jessea Greenman della University of California-Berkeley e Torey Wilson, insegnante di storia in una scuola superiore a Chicago. Insieme formarono il primo LGBT History Month Coordinating Committee. Con il supporto della Gerber/Hart Library and Archives e il pieno sostegno politico da parte dei governatori di Connecticut, Massachusetts e Oregon, molte organizzazioni LGBT negli USA diedero la loro approvazione e cominciarono ad impegnarsi per promuovere il primo LGBT History Month americano.
L’approvazione arrivò anche da alcuni professori universitari ancora oggi famosi per il loro contributo alla storia LGBT come Jonathan Ned Katz, William A. Percy (all’epoca direttore del Caucus for Gay and Lesbian History dell’American Historical Association), George Chauncey e Martin Duberman.
Per il primo LGBT History Month il comitato organizzatore preparò un pacchetto con informazioni e suggerimenti per sviluppare un curriculum per l’insegnamento di storia LGBT nelle scuole superiori e nelle università. Ogni singolo pacchetto fu spedito dietro pagamento di cinque dollari a chiunque lo richiedesse.
Quasi 30 anni dopo, non più con fotocopie e buste scritte a mano, ma con email e un website, l’LGBT+ History Month è arrivato in Italia!